foto della mostra
Antonio Ambrosino espone a Colonia
L’artista napoletano, da anni a San Vito di Cadore, porta la sua arte in Germania
Dall’8 al 23 novembre l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia ospiterà una mostra di Antonio Ambrosino da titolo K466 allegro assai
K466 allegro assai è l’omaggio artistico che Ambrosino tributa a Mozart, al terzo movimento in tempo di allegro assai, ai sui contrasti musicali, al suo celeberrimo re minore, detta la “tonalità dell’anima”.
«Questa nuova importante mostra – afferma l’artista – darà visibilità anche all’estero ad alcune delle ultime declinazioni del mio percorso di ricerca fortemente legato all’ambiente in cui vivo. Senza perdere il riferimento alle mie origini partenopee, infatti, sono stato arricchito dallo scambio continuo con la natura alpina ed interrogarmi sul suo senso è diventato parte fondamentale del mio fare; non a caso chiudo il catalogo in mostra con una immagine del mio studio immerso nella maestosa cornice dolomitica».
Secondo lo storico dell’arte Massimo Bignardi, curatore della mostra «una certa irrequietezza stilistica è il dato che emerge dalle esperienze creative di Antonio Ambrosino realizzate in quest’ultimo decennio». E prosegue: «La ricordata irrequietezza stilistica fa registrare, a fianco e parallela alla prospettiva di un processo di astrazione, una evidente tendenza alla formalizzazione: la capacità di gestire i processi del ‘dar forma’ che Antonio porta con sé come riconoscibile cifra personale sin dai primi anni del Duemila».
Così come il grande compositore, anche Ambrosino vuole toccare le corde più profonde dell’animo umano, e lo farà in Germania con le stampe digitali della serie Naturalmente sguardi che accompagnano lo spettatore in un ambiente di elementi densi di colori, mondi interiori e intimi dove partendo dalla fotografia di nodi e elementi lignei si creano sguardi, occhi della natura che indagano o rifiutano il mondo che li accoglie.
Saranno esposti anche i lavori della serie Encode, una riflessione sul mondo della sostanza e delle forme, affrontando il tema della comunicazione: i punti e le linee del codice morse vengono dilatati fino a diventare una sorta di codice a barre. I materiali hanno un notevole impatto visivo, la juta grezza fa da fondo a questi elementi in silicone nero che rimandano al legno bruciato.
Infine sarà presentato il ciclo Attimi in blu, nove opere realizzate in polistirene e resina, dove la superficie si finge velluto blu elettrico.
La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo K466. Allegro assai, a cura di Massimo Bignardi con testi in inglese, italiano, tedesco.